segunda-feira, 18 de fevereiro de 2013

Nella tentazione umili e certi della vittoria


Nella tentazione concreta del cristiano si tratta sempre di distinguere la mano del diavolo da quella di Dio; si tratta, dunque, di resistenza e di sottomissione al giusto posto; cioè la resistenza al diavolo è possibile solo nella completa sottomissione alla mano di Dio. 
Poiché tutte le tentazioni dei credenti sono tentazioni di Cristo nelle sue membra, nel corpo di Cristo, noi parliamo di queste tentazioni in analogia con le tentazioni di Cristo: della tentazione carnale, dell'alta tentazione spirituale, della suprema tentazione. Ma per tutte le tentazioni vale quanto è scritto in 1Cor 10,12ss.: «Perciò chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere. Nessuna tentazione vi ha colti che non sia stata umana; ma Dio è fedele e non permetterà che siate tentati al di là delle vostre forze; con la tentazione vi darà anche la via di uscita e la forza per sopportarla». Questo passo si oppone prima di tutto ad ogni falsa sicurezza e poi ad ogni falsa disperazione. Nessuno sia sicuro, neppure un attimo, di poter essere risparmiato dalla tentazione. Non c'è tentazione che non possa assalirmi ancora in questo momento. Nessuno pensi che Satana è lontano. Infatti in 1Pt 5,8 sta scritto: «Il diavolo si aggira come un leone ruggente cercando chi possa divorare». In questa vita non siamo sicuri nemmeno un attimo da tentazioni e cadute. Perciò non insuperbire se vedi altri inciampare e cadere. Una tale sicurezza diverrebbe un laccio per te. Perciò «non t'insuperbire, ma temi» (Rm 11,20). Anzi, sii pronto in ogni momento, affinché il tentatore non abbia presa su di te. «Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione» (Mt 26,41). Vegliare contro gli attacchi dell'astuto avversario, pregare perché Dio ci tenga fermi nella sua Parola e nella sua grazia, ecco l'atteggiamento del cristiano di fronte alla tentazione. 
Ma il cristiano non deve neppure temere la tentazione. Se lo assale, nonostante veglia e preghiera, deve sapere che può vincere ogni tentazione. Non esiste tentazione sulla quale non possa prevalere. Dio conosce le nostre forze e non permette che la tentazione le superi. E tentazione umana che si impadronisce di noi, il che significa che non è troppo grave per noi uomini. Dio la misura per ogni cristiano secondo le sue forze. Questo è certo. Chi si perde d'animo di fronte all'apparire improvviso e terribile della tentazione ha già dimenticato il punto essenziale, cioè che senz'altro supererà la tentazione, perché Dio non permetterà che questa superi le nostre forze. Ci sono delle tentazioni che temiamo in modo particolare, perché in esse siamo caduti già altre volte. Improvvisamente ricompaiono e noi ci diamo per vinti in partenza. Ma proprio a queste tentazioni possiamo guardare in faccia con la massima tranquillità, perché possono essere superate, e saranno superate, com'è certo che Dio è fedele. La tentazione deve trovarci umili e certi della vittoria. 

D. Bonhoeffer, L'ora della tentazione, 71-73.

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